Jacopo Schiesaro, da tempo attivo nella realtà culturale bolzanina, è un operatore determinato a promuovere la salute mentale nella comunità. Sin dalle superiori ha iniziato un percorso fuori dalle aule scolastiche per avvicinarsi alla cultura, partecipando a diversi progetti culturali e sociali. Il suo bisogno di affrontare il tema della salute mentale è sorto da esperienze personali che lo hanno spinto a voler abbatterne il tabù. Il Collettivo Open Mind è nato con l’obiettivo di creare un gruppo libero da pregiudizi dove le persone, soprattutto quelle di età compresa tra i 18 ed i 35 anni, possano confrontarsi apertamente su diversi temi, incluso quello della salute mentale.
Il collettivo si compone di 28 volontari e comprende anche diverse figure professionali quali psicologi, assistenti sociali, bibliotecari e un’assistente alla maternità. La forza trainante di questo progetto è l’empatia e il desiderio di creare una comunità accogliente e solidale. Il progetto BOM, Biblioteca Open Mind, nasce per rivedere il concetto di biblioteca e promuovere la narrazione come strumento per comprendere la salute mentale. “La biblioteca è uno spazio che può essere vissuto e il nostro obiettivo è che BOM diventi un luogo in cui una persona possa sentirsi accolta e raccontarsi liberamente” afferma Jacopo Schiesaro. La Biblioteca è sostenuta dall’associazione Be Young, all’interno del quale si svolgono gli incontri mensili. Inoltre all’interno dello spazio Drin si possono prendere in prestito i libri dedicati al tema della salute mentale. Lo scopo non è quello di creare un gruppo di assistenza o di autoaiuto, ma quello di normalizzare la necessità di cercare sostegno e supporto nei momenti difficili. “Siamo spesso abituati a stare male senza fare rumore” afferma Schiesaro. Tra le attività proposte vengono organizzate delle trasferte per visitare diverse realtà culturali e sociali nazionali come, ad esempio, la biblioteca sociale UAU di Brescia, la Biblioteca degli Oggetti Leila di Bologna e l’Accademia di Comunità “La Foresta” di Rovereto. Ogni mese vengono organizzati inoltre incontri aperti alla cittadinanza e talk con esponenti della cultura con cui i ragazzi possono confrontarsi e creare un dialogo costruttivo. Un’iniziativa particolarmente interessante è quella di creare un “finto farmaco” all’interno del quale ci sono due foglietti illustrativi contenenti informazioni sulla salute mentale e una mappa dei servizi disponibili a Bolzano. Inoltre BOM sta lavorando a un libro che raccoglie 30 interviste relative alle storie di giovani adulti, con l’obiettivo di colmare il vuoto informativo sulla salute mentale. BOM Biblioteca Open Mind si trova in Viale Trieste 30 a Bolzano.
Autore: Martin Bonaccio COOLtour