Una giusta dieta è importante in ogni fase della vita

Attualità | 4/4/2024

Nella nostra rubrica QuiDonna oggi incontriamo Chiara Riva, una giovane quanto appassionata dietista. L’indagine sul cibo e la sfera nutrizionale per lei partono da lontano, negli affetti famigliari e nei giochi di bambina. Ama il cibo sano e di qualità, le ricette della tradizione emiliana, veneta e tirolese corrispondenti alle sue stesse radici. Per fare di questo universo gustoso la sua professione ha affrontato gli studi necessari e i tirocini che l’hanno portata ad approfondire sempre di più le sue conoscenze e le sue esperienze. Oggi è desiderosa di aiutare le giovani ad impostare una corretta alimentazione che le sosterrà negli anni a venire. La sua attenzione per le diverse fasi della vita di una donna ne fanno una importante alleata ad ogni età. 

Qual è il percorso di studi per la sua professione? 

Per poter diventare dietista bisogna conseguire la laurea di primo livello in dietistica. Il corso ha durata triennale e si articola in un percorso teorico e pratico. Nei tre anni di studio vengono svolte 1500 ore di tirocinio in diversi ambiti: presso ospedali, cliniche specializzate, ristorazione collettiva e produzione alimentare, in modo tale da offrire allo studente un’ampia prospettiva lavorativa.La nostra figura rientra tre le professioni sanitarie e ci occupiamo dell’alimentazione nel paziente sano e affetto da patologie, stilando piani alimentari grammati e non, sotto prescrizione medica. Inoltre collaborando con altre figure sanitarie trattiamo in un team multidisciplinare i disturbi del comportamento alimentare.
Molto importante a mio avviso è poi la sfera dell’educazione alimentare che mai dovrebbe mancare in una consulenza, indipendentemente dal motivo dell’invio. Recita infatti la definizione del profilo professionale il dietista è: “Il professionista sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all’attuazione delle politiche alimentari” (DM 744/94, profilo professionale del Dietista).

Com’è nata questa sua passione? 

Fin da piccola ho sempre amato cucinare ma soprattutto mangiare. Ho avuto la fortuna di passare molto tempo con i miei nonni che mi hanno trasmesso la loro grande passione per la cucina bolognese ed altoatesina. Ricordo ancora i sabati pomeriggio passati a impastare  canederli o a preparare tortellini.
Da lì è partito il mio interesse per l’ambito alimentare. Dopo la laurea in lingue ho così deciso di intraprendere questa strada per conciliare la mia passione per la cucina sana e genuina e poterla mettere a disposizione di chi con il cibo ha un rapporto a volte conflittuale. 

Cosa significa dieta sana? 

Questa è una bellissima domanda. Spesso inizio i percorsi chiedendo al paziente cosa significhi per lei/lui il termine dieta, e puntualmente la risposta riporta termini come eliminazione, sofferenza e mero dimagrimento. 
Il concetto di dieta va pensato invece come un percorso a 360 gradi volto ad ottenere salute e benessere. Etimologicamente parlando, infatti, il concetto di dieta deriva dal termine greco daitia che significa alimentazione bilanciata, stile di vita attivo non rinunciando alla  convivialità. Personalmente quando penso al concetto di dieta sana non posso che pensare alla dieta mediterranea, una dieta semplice, prevalentemente vegetale e ricchissima di “nutraceutici”. Questo pattern alimentare permette di mantenersi in forma, prevenire  e migliorare molte patologie cronico degenerative. 
Inoltre uno dei punti cardine della DM è la sua semplicità e sostenibilità, dove per sostenibile non intendiamo solo l’aspetto ambientale, ma la “fattibilità / attuabilità”  con cui  la persona riesce a seguire il piano dietetico. È esperienza comune che molti pazienti che seguono diete particolarmente rigide le abbandonino dopo qualche tempo riprendendo il peso perso con interessi. 

Pensando alle diverse fasi della vita di una donna come dovrebbe cambiare la dieta? 

La donna nell’arco della sua vita va incontro a modificazioni ormonali che comportano molti cambiamenti a livello fisico-biologico, emozionale, di composizione corporea e di condotta alimentare.Far fronte in ognuna di queste fasi alle diverse esigenze nutrizionali risulta pertanto essenziale. 

Alcuni esempi in linea generale? 

Durante la gravidanza è consigliato ridurre l’apporto di zuccheri semplici per contrastare l’effetto diabetogeno insito in questo particolare periodo. Durante la menopausa è essenziale invece l’apporto di proteine, di calcio e di vitamina D per prevenire le problematiche legate al metabolismo osseo. 

Quali nutrienti sono indispensabili e quando? 

In una dieta bilanciata dovrebbero sempre essere presenti tutti i macro e micronutrienti. 
Per macronutrienti intendiamo i carboidrati (pasta, pane, riso, patate), le proteine (legumi, pesce, formaggio, uova e carne) e i lipidi/grassi (olio, frutta secca, burro).
Nei micronutrienti rientrano invece le vitamine e i minerali particolarmente presenti in frutta e verdura.  
Tali componenti dovrebbero essere presenti ad ogni pasto della giornata cercando di variare il più possibile tra gli alimenti delle diverse classi. 

Un ultimo consiglio dedicato alle adolescenti. 

Oggi giorno veniamo bombardati quotidianamente dalle cosiddette Fad Diets, diete estremamente restrittive che promettono risultati strabilianti in poco tempo. La verità?..Sono diete pericolose, perché non sono bilanciate e purtroppo spesso demonizzano singoli alimenti o ancor peggio interi gruppi alimentari (molto spesso carboidrati) che vengono esclusi dalla dieta senza alcun fondamento scientifico. 
Ai giovani inoltre darei questo messaggio: non seguite diete fai da te o consigliate da personale non qualificato. Se volete migliorare la vostra alimentazione o intraprendere un percorso di dimagrimento affidatevi ad un professionista.  
Sarebbe inoltre particolarmente importante investire maggiormente in progetti di educazione alimentare fin dalle scuole primarie. 

Autrice: Rosanna Pruccoli

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