Argento per Kevin Lubello del CSS Leonardo da Vinci ai campionati italiani di prove multiple indoor U20. Il diciottenne eptatleta di Bolzano ha totalizzato 5.103 punti. Dopo cinque gare Lubello era ancora in testa alla classifica generale, ma alla fine ha dovuto cedere il passo al lombardo Tommaso Franzè. Oggi andremo ad intervistare il suo allenatore, Riccardo Vantini, per scoprire qualcosa in più su questo giovane talento bolzanino.
Ciao Riccardo, raccontaci un po’ quando vi siete conosciuti…
Kevin è mio atleta da ormai tre anni, prima era nella SAF Bolzano, poi ha deciso di cambiare società; è arrivato al CSS come saltatore, faceva salto in alto principalmente. Negli anni successivi Kevin ha avuto piacere di provare qualcosa di diverso e ha iniziato con le prove multiple, passando proprio a questa disciplina in maniera definitiva.
Quante volte a settimana vi allenate? Che tipo di allenamento fate?
Kevin si allena solitamente sei o sette volte a settimana e gli allenamenti sono piuttosto lunghi perché spesso allena più di una disciplina alla volta.
Campionati italiani… c’è stato il primo exploit… ve lo aspettavate?
Sì, io mi aspettavo che sarebbe andato bene, già l’anno scorso comunque al campionato italiano era andato bene. Quest’ inverno ha fatto un gran bel lavoro profondo e ha imparato molto; settimane prima della gara già vedevo che era in un ottimo stato di forma e sapevo che si poteva giocare una medaglia.
Raccontaci un po’ com’è andata la gara…
Ha esordito molto bene sui sessanta metri dove ha fatto un grandissimo miglioramento, poi nel salto in lungo ha fatto veramente bene (sei metri e ottanta); già dopo le prime due gare era primo. Nel peso avevo paura che non riuscisse a reggere, perché ha una struttura un po’ esile, ma invece si è difeso bene. Va detto che i ragazzi lavorano molto bene dal punto di vista tecnico, per i lanci e i getti ci facciamo aiutare anche da un allenatore del Lagarina, Paolo Chiusole. Poi Kevin nell’alto è stato incredibile! La cosa interessante è che c’era sua sorella a guardare e mi ha chiesto quanto avrebbe fatto secondo me, e io le ho detto “guarda, se la gara va male, un metro e novantuno, se la gara va bene uno e novantasette”, la gara è andata bene (ride n.d.r.).
Negli ostacoli è andato molto bene, è riuscito a pareggiare il suo stagionale, sull’asta invece un po’ sottotono, quest’inverno non abbiamo saltato molto non avendo un impianto indoor in regione. Infine, nei mille metri, quando ha capito che comunque non sarebbe riuscito a vincere e che il secondo posto era ormai suo, ha lasciato un po’ andare e ha concluso in tranquillità.
Prossimi obiettivi?
Sicuramente fare bene alle outdoor. Un piccolo sogno nel cassetto sarebbe poterlo vedere con la maglia azzurra. Quest’anno sarà difficile, ci sono i mondiali e il limite di partecipazione è molto alto, ma l’anno prossimo gli europei dovrebbero essere alla sua portata.
Cosa vorresti dire a Kevin?
Kevin… sono molto fiero di te!
CSS e prove multiple, c’è un bel movimento ultimamente…
Quello che a me piace in questo momento dei ragazzi è che hanno un gruppo di lavoro e si allenano assieme, dagli assoluti come Jan Fragiacomo ai nostri junior Kevin, Mattia Graif e Daniele Tomasi fino ai più piccolini Mattia Andreasi, Mattia Giovanazzi, Francesco Antonelli e Marco Santoni. Stare assieme è la loro forza. Stare tre ore al campo da soli è difficile, farlo assieme è tutta un’altra cosa.
Autore: Niccolò Dametto